Forse sbagliata, forse no, forse semplicemente me stessa

Eccomi qui, a raccontarvi un pezzettino di me.

Partiamo da una giornata in cui ero in montagna con il mio gruppo di amici e stavamo scendendo con gli sci per un canale.

Erano tutti così sicuri, così determinati.

Invece io, mentre cercavo di tenere il passo, sentivo una certa paura, lo stomaco era chiuso e soprattutto sentivo le gambe abbastanza molli. Mi guardavo attorno: tutti i miei amici stavano scendendo sereni.

Allora ho iniziato a chiedermi:  "Sono forse sbagliata? Perchè non riesco ad andare come vorrei?". Il battito del mio cuore accelerava non solo per lo sforzo fisico, ma anche per la paura che mi accompagnava ad ogni passo.

E quando mi hanno detto: “Dai!!! Scendi che non c’è nulla di cui aver paura!!” ho sentito tanta rabbia verso me stessa per quanto stava succedendo.

Vedevo i miei amici procedere spediti nella polvere, mentre io sentivo quella voce dentro di me che continuava a sussurrare: "Non sei capace!".

La paura mi teneva bloccata, e mi chiedevo continuamente se fossi l'unica a sentirmi così.

Allo stesso tempo, però, le esperienze che stavo vivendo, le sensazioni che stavo provando, la libertà che stavo esperendo, valevano assolutamente la pena!  Soprattutto, la mia motivazione e la voglia di provare quelle sensazioni era tale da voler tornare e ritornare in montagna a mettermi in gioco sia lungo vie che in salite alpinistiche, ma anche durante l’allenamento in palestra.

Per come sono fatta, però, non mi sono fermata troppo a lungo su pensieri ma ho cercato di accoglierli come spunto e reagirvi.

Volevo capire COSA STAVA SUCCEDENDO dentro di me, volevo capire meglio PERCHÈ PROVAVO QUANTO PROVAVO e COSA POTEVO FARE per migliorarmi. Così ho iniziato a studiare, a cercare risposte sia nel dialogo con gli altri che con gli studi. Volevo comprendere come funzioniamo, cosa ci spinge oltre i nostri limiti e cosa ci blocca. E ecco che dentro di me è nata l’idea di MountaIN.

Man mano che proseguivo nei miei studi mi rendevo conto che quella sensibilità che avevo sempre visto come un limite, in realtà era una risorsa. La mia paura, l’attenzione ai dettagli, la costante riflessione non erano segni di debolezza, ma di una profonda connessione con ciò che stavo vivendo. Ho imparato che essere sensibile significa essere in sintonia con se stessi e con l’ambiente circostante, e questo può fare la differenza quando si affrontano le sfide della montagna.

Oggi, dopo aver studiato e compreso molte cose, ho scelto di lavorare come psicologa in montagna. Negli ultimi anni ho portato avanti diversi progetti, formazioni e percorsi nell’ambito. Ora mi occupo di rischio, decision making e stress. Contemporaneamente cerco di aiutare le persone a gestire lo stress, le paure e le insicurezze o a riprendersi dopo un incidente e\o infortunio. 

E sai una cosa? 

Anche se a volte penso ancora di essere sbagliata, so che questa è la mia forza. Sono sensibile, sì, ma anche determinata e consapevole. È un bel mix, non credi?

Ho capito che ognuno di noi porta con sé una combinazione unica di emozioni, paure e determinazione. Ed è proprio questa combinazione che ci rende capaci di affrontare le montagne, sia quelle fisiche che quelle interiori.

Ecco perchè MountaIN: per affrontare le montagne, ovunque esse siano.

Se anche tu, come me, hai mai pensato di essere "sbagliato" per il modo in cui vivi le tue esperienze in montagna, sappi che non sei solo. Quel mix di sensibilità e forza che hai dentro di te è il tuo più grande alleato.

Sono qui per aiutarti a scoprire e valorizzare questo mix. Insieme, possiamo lavorare su ciò che ti frena e su ciò che ti spinge avanti, per permetterti di raggiungere nuovi obiettivi, dentro e fuori di te.

Sei pronto sceglierti? 

Contattami oggi stesso e scopri come posso aiutarti a trasformare le tue sfide in opportunità di crescita e consapevolezza.

Previous
Previous

Paura, ansia e panico: capire la differenza per gestirle

Next
Next

Oltre il limite: Come alcune tue caratteristiche possono portarti in cima